IL NOSTRO APPROCCIO

Il cane appartiene ad una specie diversa dalla nostra. Pensa, agisce e soprattutto comunica in modo differente. Ciò che per noi ha un significato, per lui potrebbe averne uno diverso. Capire questo fondamento può voler dire rimettere in discussione tutto il nostro comportamento verso il nostro amico a 4 zampe.

Nel rapporto con il nostro 4 zampe, non dovremo ottenere che lui faccia delle cose perché glielo ordiniamo o perché ci teme, ma perché si fida di noi, perché vuole farle con noi, perché vuole essere nostro complice e nostro compagno di giochi. Parliamo di educazione, non di addestramento. Un cane addestrato ubbidisce prontamente agli ordini eseguendo gli esercizi che ha imparato ma potrà trovarsi in difficoltà se messo di fronte a situazioni nuove. Un cane educato, invece, davanti ad una novità adatterà il suo comportamento alla situazione in funzione delle regole apprese.

Per educare il cane, niente ordini urlati, gesti minacciosi o sgridate. Rendetegli facile ciò che volete lui faccia e scomodo ciò che volete non faccia; premiate i progressi e ignorate gli errori. In voi lui deve vedere un riferimento, una tana sicura, non un nemico!

Il cane ha bisogno di uscire in spazi che non sono familiari per essere stimolato da nuove esperienze. In molti casi, cani che hanno a disposizione giardini molto grandi sono i primi a tentare la fuga perché non sono mai accompagnati fuori dai loro padroni.

Il giretto fuori va fatto spesso; non siate frettolosi, non trascorrete tutto il tempo parlando al cellulare ma godetevi la camminata insieme con lui. Preferite la pettorina al collare, anche se il cane è molto grande: risulta meno costrittiva e migliora il rapporto con il cane.

E soprattutto siate coerenti ed equilibrati: non cambiate regole ogni giorno. Finireste per apparire al cane come un pazzo…